La parte complessa della gita consiste nella salita al bivacco, lunga e faticosa soprattutto con tutto il materiale nello zaino. La salita della parete e la discesa non sono da sottovalutare per l’esposione.
Salita al bivacco:
Si parcheggia l’auto subito dopo l’abitato di Valnontey, da dove partono i sentieri e seguire il segnavia itinerario 22 e le relative frecce gialle per i bivacchi Pol e Gerard-Greppein. Il percorso è segnato molto bene con frecce gialle ed ometti fino a dove iniziano le catene (informazione al 29 maggio 2011), successivamente i segni sono poco evidenti a parte un po’ di ometti qua e là che comunque portano sempre a salire contornando le pareti di roccia. Il sentiero escursionistico si interrompe a poco più di 2450 metri di quota dove inizia la parte alpinistica ai piedi di un modesto salto di roccia che si supera con l’ausilio di gradini metallici ed una decina di metri di catena.
Si sale il dorso della morena fino ad arrivare ai piedi di alcuni roccioni dove piega a sinistra, a circa 2650 metri si passa a fianco di un incavo nella roccia che può offrire riparo in caso di maltempo. Si entra in un canalino con fondo coperto da una pietraia, lo si percorre per una ventina di metri in salita e poi se ne esce sulla destra con l’aiuto di due tratti di catena lunghi circa cinque metri.
Si raggiunge il dosso che ne chiude il fianco destro, all’improvviso davanti agli occhi appare la lingua inferiore del ghiaccio della Tribolazione.
Dirigendosi verso sinistra si passa ai piedi di una parete rocciosa fino ad arrivare al passaggio più pericoloso dell’ascensione. È un tratto esposto e delicato coperto da un tetto di rocce rotte, la catena che ne facilitava il superamento è stata tranciata da una scarica di pietre, rimane uno spit utile per una sicura. Ci si dirige sulla destra, pressoché in piano, si attraversa una zona di massi in precario equilibrio grazie ad una ventina di metri di catene, poi si attraversa un canalino e si sale sulle rocce soprastanti.
Si prosegue sulla massima pendenza tra rocce e neve fino ad arrivare nelle splendido pianoro circondato dai ghiacci dove si incontra dapprima il bivacco Gerard-Greppein e ad un centinaio di metri dopo il bivacco Carlo Pol.
Salita al G. Paradiso
Dal bivacco si pone subito piede sul ghiacciaio della Tribolazione e lo si risale verso il Colle della Luna in direzione Sud-Ovest, passando tra le rocce della quota 3378 (a destra) e un nodo di seracchi (a sinistra). Nei pressi del colle si piega a destra sul pianoro della Tribolazione e, passando alla base della Punta di Ceresole e della Cresta Gastaldi, ci si porta alla base della parete. Superata la crepaccia terminale nella rigola, si risale il pendio fino ad uscire sulla vetta massima foggiata a crestina nevosa cosparsa di roccette (il torrione con la madonnina è la vetta “tradizionale” dove giunge la via normale).