Partenza da Colla Melosa, all’inizio dello sterrato si consiglia di imboccare la mulattiera sulla destra che accorcia il percorso.
Questo è l’unico tratto che presenta una ceta pendenza.In poco più di mezzora ci si ricongiungerà con la sterrata vicino al Rifugio Grai e da lì si continuerà sulla ex militare pianeggiante sino ad un bivio (confine).
Prendere il tronco di sinistra sino ai baraccamenti militari in rovina (ora alpeggi), quindi, superata una sbarra,proseguire in leggera salita per altri 40 minuti circa sino a destinazione.
I Balconi, da cui si gode una notevole vista sulla Val Roya sottostante,sono “rovinati” dalla presenza di un ripetitore. Poco sotto c’è l’ingresso sud est del forte sotterraneo , costruito poco prima della Seconda Guerra Mondiale. Questa fortificazione,abbandonata e depredata dopo l’armistizio, è aperta e visitabile, con cautela e con la necessaria attrezzatura (torce).Consiste in un lunghissimo corridoio in discesa con oltre 300 scalini,con parecchie sale laterali che contenevano le attrezzature militari (armi, alloggiamenti, cucine, ecc.)
All’estremità opposta del corridoio,ad una quota sensibilmente più bassa ma visibile dai Balconi,c’è un’altro ingresso al forte ma è di difficoltoso raggiungimento dall’esterno. Per chi volesse dai baraccamenti militari in rovina è possibile raggiungere senza troppo sforzo anche Cima Marta (2138 mt), in buona posizione panoramica. Sviluppo complessivo circa 18 chilometri per 800 metri di dislivello, compresa l’esplorazione del forte.