Da fare non appena le nevi dei versanti del Nord cedono il passo alle genzianelle,agli anemoni ed al fiorire dei rododendri, quando le greggi salgono fameliche agli alti pascoli dei 2000m. (giugno/ottobre).
Da Valloriate (775 m) si seguono le indicazioni per il “colle dell’Ortiga”; a Sape’(1200m) si fa sterrata, si trascurano le deviazioni a sx e, per fondo a tratti rovinato dalle vacche, si giunge al mitico “Colle dell’Ortiga” (1774m).
Ripreso fiato si caccia la mtb a spalle per 15 min, in direzione “Rocca Radevil” e si seguono le indicazioni per “Bivacco Parvo-Rousset”,scollinando per ardite creste erbose, un po’ sopra, un po’ sotto la vs.mtb.
Raggiunto il Bivacco scendete a sx per 200m di lunghezza finche’ trovate un evidente sentiero che piega a dx, con una discesa a tratti tecnica: attenti : prima di “Prati Magnana” trascurare il sentiero che va a sx e che vi porta nel vallone: tenete la dx, non molto evidente, ma che dopo 200m diventa bel sentiero e vi porta sulla sterrata che scende fino a 1100m: seguitela e tenete sempre la sx, dopo una bella fontana, senza passare nelle borgate, ma sopra: si arriva cosi’ ad una sella: dopo di essa trascurate solo una deviazione a sx, dopo la quale terrete sempre la sx, fino a superare tre tornanti su fondo brutto, che vi portano a quota 1750m, con vedute aeree mozzafiato(se gia’ non vi si e’ mozzato prima!).
Fate delle belle foto con voi e la mtb sulla cima di un precipizio; dite delle cose alte ma non troppo vertiginose e buttatevi giu’ con discrezione seguendo il sentiero che fiancheggia una malga e scende nella comba di “Rio Grande”(1400, 1500m?);
attraversate 2 corsi d’acqua, bevete e cacciatevi la mtb a spalle con coraggio e puntate in salita verso l’evidente sella che vedete 300m circa sopra di voi: ci sono solo tracce di sentiero: cercatele salendo sulla vs sx finche’ non le trovate.
Su questa sella(1750m), che sta 300m. sopra le pittoresche e ardite borgate di “Fourest” e “Piloun”, (che non vedo l’ora di scendere la prossima volta), le salite sono finite: seguite il sentiero perdendo quota: vedrete il tetto di una baita sotto di voi: raggiungetela: li’ comincia la sterrata nuova che in 10 minuti vi porta a “Chiotti”(3 km sotto Castelmagno).
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n.7 Valli Maira Grana e Stura