Si sale seguendo i sentieri CAI 38 e 18, poi deviando su quest’ultimo, ben segnalato in un bel bosco di faggi secolari alternato a radure.
Nella parte alta, già in vista del Rondinaio, merita portarsi in cresta, seguirla tenendosi al limitare del bosco e passare sotto le pendici nord ovest della Cima di Palaiola. Tendere poi verso l’intaglio dell’evidente Passetto (ben visibile a sinistra della vetta) traversando tutte le pendici sud ovest del Rondinaio seguendo le traccie del sentiero estivo.
Si sbuca nella parte alta dell’itinerario classico proveniente dal Lago Baccio e si raggiunge facilmente la vetta in pochi minuti, sci ai piedi.
Discesa per l’itinerario di salita oppure, se la neve è ben trasformata, merita discendere il canale Piaia, ben evidente, è quello centrale del vallone, abboccandolo dalla vetta o altrimenti dal Passetto.
Il canale, molto bello, presenta tratti ripidi ed incassati, per cui necessita di neve trasformata primaverile. Ci sono alcune cascate che, se scoperte, possono essere evitate tagliando il bosco verso sinistra, scendendo poi per boschi e canali, fino a ritrovare comunque o le traccie di salita o l’ampia carrareccia mulattiera con segnaletica CAI m. 38.
Ovviamente per allungare la gita, si possono fare le discese (e successive risalite) sul versante emiliano, come ad esempio la classica al Lago Baccio e Lago Santo (possibilità ristoro al Rif.Vittoria) oppure al sottostante Lago Turchino per la Finestra del Rondinaio.
- Bibliografia:
- A.Giovannini, in 20 anni della Focolaccia, 1992, it.4.3.1