Il versante occidentale della Cresta de Cugnì, che guarda il Vallone di Peraciaval, è costituito da dolci pendii erbosi, mentre il versante orientale precipita con un’ ampia bastionata rocciosa, alta fino a 600 metri, sulla testata del Vallone di Arnas.
In detto versante si inscrivono diversi speroni dei quali quello che scende dall’ elevazione principale della cresta (quota 3006m) è il più evidente ed elegante. Questo sperone non scende fino alla base della bastionata, ma si perde a circa 200 metri da essa, quando il canale che fiancheggia la sinistra orografica dello sperone, cambiando decisamente direzione, ne contorna la base.
Il 5 e 12 luglio 1998 Andrea Bosticco e Fabio Molino hanno attrezzato a spit un itinerario che, dopo aver superato lo scivolo di placche posto a destra dei 200 metri iniziali del predetto canale, prosegue in alto sulla parete a destra (sinistra orografica) dello sperone. Il tracciato di tale itinerario, battezzato Anime Ribelli, è stato pubblicato sulla guida “Tra il Classico e il Moderno. Arrampicate scelte nelle Valli di Lanzo” edita da Marco Blatto, Andrea Bosticco e Marco Rosa nel 2002.
Il 5 agosto 2008 Daniele Caneparo e Marco Levetto, in un tentativo di ripetizione dell’ itinerario di Bosticco e Molino, hanno superato le placche iniziali, ma poi, ingannati dallo schizzo (che riporta la via in prossimità del filo dello sperone, molto più a sinistra di dove in realtà essa salga) e dalle indicazioni (vedi didascalia della foto pubblicata a pag. 37) riportati sulla precitata guida, hanno proseguito esattamente lungo il filo dello sperone per 10 lunghezze di corda facendo esclusivo uso di nut e friend e ricollegandosi, al termine, a metà circa della penultima lunghezza di Anime Ribelli.
Nell’ insieme l’ itinerario percorso da Caneparo e Levetto, battezzato Anime Perse, risulta di stampo nettamente classico con difficoltà massime di V su roccia di qualità talvolta interlocutoria.
È curioso che, con l’ apertura di Anime Perse, si confrontino, a breve distanza l’ uno dall’ altro, due stili opposti di apertura delle vie. A giudizio degli scriventi, quello di quest’ ultima via (nut e friend) sembra più consono alla magnifica struttura dello sperone su cui si svolgono gli itinerari in questione, struttura che richiama quella dei più “classici” ed, un tempo, frequentati speroni delle Alpi Occidentali meridionali: dal Campia all’ Argentera alla Leonessa-Tron al Becco di Valsoera, al vicino spigolo Murari alla Bessanese.
1a salita: Daniele Caneparo e Marco Levetto il 5 agosto 2008.
Difficoltà: D+
Materiale: una serie di nut ed una di friend, cordini per spuntoni. L’ itinerario dalla sua origine, all’ altezza della settima sosta di Anime Ribelli, e fino al ricongiungimento con la penultima lunghezza di detta via, è completamente disattrezzato.
Avvicinamento:
dalla frazione Castello di Usseglio si segue la carrozzabile che percorre il Vallone di Arnas fino alla sbarra di divieto dove si posteggia l’ auto.
Si prosegue quindi a piedi lungo la strada dell’ AEM o più rapidamente lungo il sentiero che percorrendo il fondo del vallone permette di evitare i numerosi tornanti. Giunti in prossimità del lago Dietro la Torre (2366m) si reperisce l’ inizio di quel che resta della vecchia decauville (localmente nota col nome di Traciulin) che, attraversato il Rio Arnas, si segue fino in corrispondenza della base del canale che scende sulla sinistra orografica dello sperone percorso dalla via qui descritta. Abbandonata la decauville si raggiunge in breve la base della parete (20 min. dal lago Dietro la Torre, 3 ore circa dall’ auto).
Itinerario:
si superano le prime sei lunghezze di Anime Ribelli, (con corde da 60 m è possibile unire diversi tiri) fino a quando la via attraversa il canale che fiancheggia la sinistra orografica dello sperone. Attraversato il canale si sale ancora per una lunghezza facile e non attrezzata fino ad alla sosta 7 di Anime Ribelli (clessidra con cordino e maillon). Da qui proseguire diritto, leggermente a sinistra verso il filo dello sperone, per placche facili (II, 70m, soste 8 e 9). Quando la parete riacquista inclinazione puntare ad un’ evidente fessura-diedro obliqua verso sinistra, superarla (V) e sostare sul filo dello sperone (50m, sosta 10). Salire un corto diedro (III) e continuare dapprima appena destra e poi sul tagliente dello sperone sostando in corrispondenza del secondo di due spuntoni (55m, sosta 11). Ancora per il filo dello sperone fino a quando questo riacquista inclinazione in corrispondenza del più evidente dei suoi gendarmi (III e IV, 55m, sosta 12). Traversare orizzontalmente e in leggera discesa per placche per una trentina di metri (III e IV) fino ad una rampa (non visibile dalla sosta sul filo dello sperone) che obliquando verso sinistra riporta verso il tagliente. Salire un tratto della rampa e sostare (50m, sosta 13). Proseguire per la rampa (V) fino a raggiungere il filo dello sperone. Evitare la sommità del gendarme sulla destra e sostare sul colletto a monte di questo (55m, sosta 14). Proseguire senza percorso obbligato per lo sperone, qui più arrotondato e facile (II, 120m, soste 15, 16). A metà circa della lunghezza successiva si incontra uno spit dell’ ultimo tiro impegnativo di Anime Ribelli che proviene da uno sperone secondario sulla destra. Salire fino allo spit successivo e sostare (II, 55m, sosta 17). Proseguire lungo Anime Ribelli di cui si salta la sosta successiva per sostare su di uno spit posto sul tratto orizzontale della cresta sommitale dopo aver scavalcato un muretto verticale (55m, sosta 18). Brevemente ci si porta all’ estremità occidentale della crestina sommitale dove si reperisce l’ ancoraggio della calata che deposita ai piedi della paretina rocciosa che la Cresta de Cugnì presenta sul versante Peraciaval.
Discesa:
raggiunto il sentiero che scende dal colle dell’ Altare lo si segue fino ad un cartello segnaletico per il rifugio Cibrario. Qui si abbandona il sentiero puntando decisamente verso sinistra fino a raggiungere il colletto su cui giunge, da sinistra, il sentiero che costituisce il proseguimento della decauville che dal lago Dietro la Torre sale verso il rifugio Cibrario. Per detto sentiero prima e per la decauville poi (pila utile per l’ attraversamento di alcune gallerie) si ritorna alla carrozzabile dell’ AEM in prossimità del lago Dietro la Torre (relazione tecnica di Daniele Caneparo).
- Cartografia:
- IGC 1:25000 foglio 103: Rocciamelone, Ciamarella, Levanne, Alte Valli di Lanzo.
- Bibliografia:
- M.Blatto, A.Bosticco, M.Rosa: Tra il Classico e il Moderno. L'escursionista Editore, RN 2002.