Proveniendo da Skaftafell, immediatamente dopo l’attraversamento del torrente Fjalljokulkvisl, alcune strade sterrate deviano sulla sinistra dalla strada n°1 per portarsi all’attacco dell’evidente sentiero. In prima battuta il sentiero avanza su un pianoro, per poi innalzarsi a breve costeggiando una cascatella.
Il sentiero continua in salita sino a raggiungere un primo risalto (q.700m), nei pressi di una interessante grotta lavica. Da qui il sentiero diviene meno evidente ma la direzione è ovvia, indicata anche dalla presenza di un discreto numero di omini (ammesso che il forte vento non li abbia rasi al suolo). Si giunge quind ad un secondo risalto dal quale in pochi minuti si arriva al ghiacciaio (q.1.330m).
Prendere il ghiacciaio continuando a mantenere direzione N/E, per non doversi ritrovare ad attraversare un’area crepacciata sul plateau sommitale (q.1800m). Giunti su quest’ultimo, evitare di puntare direttamente alla cima, ed aggirare la serie di crepacci radiali che delimitano l’area di ghiacciaio sotto la quale si cela l’ancora attivo vulcano Oraefajokull.
A seconda della stagione la larga terminale potrebbe creare qualche problema di attraversamento. Oltre la terminale, in pochi minuti si raggiunge il tetto della Scandinavia. La discesa lungo lo stesso itinerario.