Bellissimo tour di soddisfazione tra valli selvagge e panorami unici.
Dal parcheggio auto in corrispondenza della diga di Campo Moro (1990 m) salire in pochi minuti al visibile rifugio Zoia (2021 m). Seguire verso Est la mulattiera che piega a destra (SE) e, dopo essere passata sotto alcune balze rocciose (falesie dello Zoia), attraversa il versante O del Monte Spondascia e arriva sui pianori di Campagneda.
Lasciata l’Alpe Campagneda ed il rifugio Cà Runcasc dopo 5 minuti in direzione E, si prosegue in salita fino a raggiungere il vasto altopiano al cospetto del Pizzo Scalino, la cui cresta settentrionale, dopo il primo ripido crinale roccioso che si abbassa dalla vetta, si prolunga quasi pianeggiante per poi formare il piccolo, ma ben visibile cocuzzolo roccioso del Cornetto (2848 m). Appena a sinistra (E) dello stesso si individua una depressione che segna l’inizio di una valletta che si nasconde dietro il cocuzzolo di cui sopra. Sotto la depressione si distende un netto ed evidente pendio: puntare alla valletta e quindi al pendio risalendolo con una traccia che prevede numerose virate. La parte finale, sotto la depressione, rimane un po’ più ripida ed esposta. Raggiunto l’imbocco della valletta, in direzione S, si aggira il Cornetto e si raggiunge la Vedretta dello Scalino con un tratto più ripido. La si percorre in direzione O-SO, aggirando la piramide della vetta, fino all’evidente sella che determina il margine superiore della Vedretta (ad inizio stagione o con poca neve qualche crepaccio). Appena sotto la sella si lasciano gli sci e si calzano i ramponi per facile crestina di misto si raggiunge a piedi, in direzione N, la croce di vetta in una ventina di minuti.
Discesa:
Percorrere la Vedretta del Pizzo Scalino in direzione del Cornetto 2850m, una volta raggiunto, dirigersi verso il Passo di Campagneda 2624m, cercando di non perdere quota nel traverso, per evitare di dover rimettere le pelli per scollinare in Val Poschiavina. Una volta raggiunta la sommità della valle sciare giù per tutta la Val Poschiavina fino al lago di Gera. Arrivati al lago si può scegliere se raggiungere la diga di Gera e di qui tornare al parcheggio della diga di Campo Moro, oppure è possibile rimettere le pelli e raggiungere in circa 40 minuti il rifugio Bignami, aperto da fine Marzo a inizio Maggio.