Bella e divertente linea posta sul lato destro orografico del canal Regollo. Individuata durante un sopralluogo da Davide Fruzzetti è stata subito salita l'indomani (12.2.2012) dallo stesso in cordata con Emanuele Cesaroni e Almo Conti. La cascata nei primi due tiri sale un facile canale e si presenta molto appoggiata intervallata da qualche breve risalto. L'ultimo tiro presenta invece un muro di una decina di metri a tratti verticale di ghiaccio delicato abbastanza impegnativo. A detta di Davide tale formazione è un evento abbastanza raro; probabilmente la persistenza di freddo intenso tra fine gennaio e l'inizio di febbraio 2012 hanno permesso la consolidazione della struttura. Il canale dopo i tre tiri da noi saliti prosegue con altri brevi salti e colate ma perde interesse. Probabilmente in stagioni ancora più favorevoli potrebbe offrire un' interessante prosecuzione.
Benchè la cascata sia raggiungibile in breve (se l'innevamento lo permette) l'ambiente è estremamente suggestivo ed isolato. Per la ripetizione sono utili alcune viti corte per proteggere i primi due tiri di ghiacchio poco spesso. 2 mezze corde da 60m permettono un rientro agevole con 2 calate da ottimi alberi.
Lo sviluppo totale è di circa 110 metri con difficoltà: II,4-
Avvicinamento
Da Forno si procede in macchina verso la località "Mozziconi". In prossimità di un tornante dove è ubicata una cisterna verde dell'acqua per l'antincendio, si parcheggia la macchina. Qui parte il sentiero n. 37 che sale il canale Regalo (o Regollo) verso Foce di Navola. Si segue la lizza prima sulla destra orografica poi sulla sinistra. Dopo un evidente restringimento del canale sulla verticale del Picco di Navola si ripassa nuovamente alla destra orografica e da qui se le condizioni lo hanno permesso è già visibile la colata. Sono necessari circa 45 minuti di cammino dalla macchina (senza neve).
Descrizione
L1. Dalla lizza si monta un delicato risalto verticale di un paio di metri guadagnando un lungo tratto molto appoggiato intervallato da salti più ripidi mai impegnativi. Ghiaccio a tratti molto sottile. Si sosta su un’ottima cengia su albero. 50m.
L2. Si vince il breve risalto e si prosegue ancora per tratti più appoggiati e salti a tratti scoperti con qualche passo roccioso. Si sosta sotto il tratto verticale su ghiaccio solidissimo. 30m.
L3. Si sale su ghiaccio ora ripido, a tratti leggermente alveolato fino ad uscirne nuovamente sull’appoggiato. Un ultimo risalto porta sul culmine dove alcuni altri metri facili conducono ad un ottimo albero dove fare sosta. Tiro chiave della salita, qualche tratto a 90 gradi con ghiaccio delicato; protezioni comunque possibili ed affidabili. 30m.
Discesa
Una doppia da 60m da un robusto albero permette di tornare agilmente al termine del primo tiro dove con un altra doppia da 50m si giunge a terra.