Lasciata l’auto al parcheggio sopra Monti di Breglia si prosegue seguendo le indicazioni per il Rifugio Menaggio, inerpicandosi attraverso il bosco di betulle. Poco oltre è già visibile in alto a sinistra il rifugio. Dopo circa 45’ (1120 m. circa, palina di indicazione) si tralascia la deviazione a destra e si prosegue sul versante sinistro orografico della valle. Poco oltre un´ulteriore deviazione deve essere ignorata, mentre il percorso da seguire descrive, in una non pronunciata ascesa, un arco di cerchio, cingendo ad ovest la testata della valle e chiudendosi sul versante opposto proprio al di sotto del poggio erboso ove sorge il rifugio. Ancora alcuni metri e si giunge al cospetto del rifugio (1 ora e 15 minuti, 1 ora e 30 minuti dalla partenza).
Lasciato il rifugio alla proprie spalle ci si porta, su evidente sentiero e seguendo le indicazioni per la ferrata (dapprima in direzione nord-ovest), sullo spartiacque roccioso che separa il versante orientale da quello meridionale del Monte Grona. Per balze erbose e roccioni si giunge sullo spartiacque, piegando verso destra ed inoltrandosi nel profondo ed erto canalone che ci guiderà sino alla spalla che separa la cima vera e propria dalla cresta.
Tralasciando a sinistra la deviazione per la via ferrata si risale per traccia evidente di sentiero, dossoni e detriti l´ampio canale, costeggiando (alla nostra sinistra) i famosi “Denti della Grona” ove transita la bella via ferrata del Centenario CAO. In circa 1 ora si giunge alla bocchetta che chiude il canale, si piega a sinistra (faccia a monte) e, con l´aiuto di una corta catena, si risale una placca appoggiata giungendo in pochi minuti alla cima.
Discesa: oltre che per la via di salita è possibile seguendo il sentiero verso NE e raggiungere la chiesetta di Sant Amate 1623 m ed in seguito scendere su ottimo sentiero (indicazioni) di nuovo ai Monti di Breglia.
Discesa 2: la panoramica, dalla cima verso il lago di Lugano, discesa molto divertente.