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Luogo di partenza e arrivo di quest’interessante gita è Piazza Brembana, (mt. 536) incrocio delle due vallate che andremo a visitare, dove è possibile parcheggiare l’auto nell’ampio parcheggio alla base della gradinata della chiesa parrocchiale. Percorriamo la strada asfaltata dirigendoci verso Branzi e di seguito a Valleve (acqua davanti alla chiesa) da dove, proseguendo su pendenze più impegnative, giungiamo al bivio per Foppolo (km. 18,7); giriamo a sinistra e, dopo alcuni tornanti, arriviamo al grande parcheggio di S. Simone, (mt. 1670) centro invernale di sci. Pedaliamo ora su una bella strada sterrata e, ammirando il selvaggio versante nord del Monte Pegherolo in breve, siamo alla Baita Camoscio (km. 23,4 – ore 1,55 – mt. 1222 di dislivello). Una sosta ritempratrice è d’obbligo: la gita diventa impegnativa e lungo tutto il percorso non troveremo altri punti d’appoggio e possibilità di ristoro. Imbocchiamo, a sinistra in salita, la strada di servizio agli impianti di sci che, più avanti, si raccorda con il sentiero marcato CAI n° 116 (al bivio a sinistra) ben poco pedalabile a causa della pendenza e del fondo molto rovinato e sconnesso. Seguiamo il tracciato logico 3, indicato dal segnavia CAI, dirigendoci in direzione dell’ampia sella del Passo S. Simone, situato a mt. 2000, che raggiungiamo con un ultimo sforzo (km. 25,0 – ore 2,15 – mt. 1455 di dislivello). Scendendo in Val Terzera, lungo il sentiero n° 115, in primavera inoltrata, è ancora possibile trovare accumuli di neve, scivolata dal ripido versante del Monte Cavallo. Con molta cautela, iniziamo la discesa che vede la prima parte parecchio tecnica, dove è richiesta un’ottima capacità nella conduzione della bici. Circa 400 metri sotto il passo, superato una specie di ponticello in sassi, è possibile: salire a piedi al Monte Cavallo mt. 2323 (vedi scheda iniziale) oppure proseguire con la MTB per poco su una piccola dorsale, per poi scendere, a sinistra, lungo il sentiero nel pascolo. Passiamo davanti alla Baita Nuova e, successivamente, alla Baita Dossello a mt. 1760, (sull’angolo c’è l’indicazione: Mezzoldo e la bandierina CAI con il n° 115) posizionata su un piccolo pianoro (ore 2,30). Scendiamo a sinistra per circa 100 metri in direzione della valle e poi, decisamente a destra, tagliando velocemente il pascolo, fino ad arrivare ad un brusco cambio di pendenza con alcuni tornantini. Poco più sotto, prima di una malga adagiata in una piccola conca, bisogna prestare molta attenzione ad immettersi a sinistra sul sentiero n°134, segnalato da un cartello in metallo che ci indirizza ad attraversare il torrente. Entrando in un rado bosco di larici, passando sotto ad alcuni salti di roccia, spingendo o portando la bicicletta, guadagniamo una sella erbosa (dal torrente in 15 minuti), dove abbiamo una bella vista panoramica sui Monti: Valletto, Ponteranica, Fioraro ed il Rifugio Cà S. Marco. Tenendo in piano a sinistra, in breve, siamo alla Baita Begna a mt. 1718 (km. 27,5 – ore 2,50 – mt. 1553 di dislivello) ed al Baitone di Begna mt. 1730, recentemente ristrutturato, da dove non resta che seguire fedelmente il sentiero n° 134 che ci condurrà fino a Piazzatorre. Ora il percorso che si sviluppa sul versante opposto della montagna, è molto bello, divertente, ciclabile quasi per intero, grazie al fondo liscio e senza ostacoli, fra pinete e pascoli punteggiati da alpeggi. Arriviamo alla Casera di Monte Cavallo e scendiamo sul sentiero solitamente semi nascosto da grandi foglie, passando sotto la lunga baita semi diroccata. Seguiamo il sentiero nel prato infilandoci poi nel bosco, dove il terreno in parte sassoso suggerisce cautela. Attraversiamo la selvaggia Valle di Monte Cavallo e spingiamo cinque minuti la MTB per superare il piccolo dislivello; quindi ritorniamo in sella, con alcuni brevissimi cambi di pendenza, intervallati da falso piani. L’itinerario continua in discesa, lungo una sorta di mulattiera nell’ombreggiata pineta, in direzione Prati di Pegherolo; alcuni tornanti (acqua) ci faranno perdere quota fino alla Valle di Pegherolo. Passiamo sopra un ponticello in cemento, (km. 33,9 – ore 3,35) continuando poi sullo sterrato che conduce nelle vicinanze di Piazzatorre; si consiglia di scendere solo per cento metri, dove, a sinistra, davanti ad una fontana, inizia un bellissimo sentiero. Inizialmente in salita, ma pedalabile, poi in leggera discesa, rapidamente, ci porterà a Piazzatorre a mt. 868, dove incrociamo la strada asfaltata (km. 36,5 – ore 3,50). Giriamo a destra e, a questo punto, basta seguire per circa 20 minuti la strada asfaltata fino a Piazza Brembana che dista 9 km., per ritornare al luogo di partenza.
Buona pedalata e buon divertimento.