La partenza dell' itinerario e alla dx del bar e il sentiero che si percorre è il 211
Un rivolo d’acqua che scende dalla montagna bagna il sentiero.
A destra scorre un piccolo torrente; quando ci avviciniamo troviamo dei cartelli che segnalano il pericolo di piene improvvise.
Ad un bivio prendiamo a sinistra. Ora il percorso è meno ripido. Tracce di sentiero consentono di tagliare i tornanti e abbreviare il percorso. Oltrepassiamo un ponticello di legno (m. 1360).
Passiamo per la prima volta sotto la funivia di servizio dell’Enel; ogni volta troveremo un cartello che invita a non sostare sotto i cavi.
Ad un bivio prendiamo a sinistra e riprendiamo a salire.
Superato un tavolo e delle panche in legno, il sentiero prosegue con dei tornanti che diventano sempre più ripidi. In seguito alterniamo dei tratti più o meno ripidi.
Ripassiamo sotto i cavi della funivia e più avanti li seguiamo per un tratto. Ora il cammino è meno faticoso e il sentiero si divide in varie tracce e si riunisce più volte.
Percorriamo un altro tratto molto ripido con dei corti tornanti poi, quasi in piano, ripassiamo sotto la funivia. Riprendiamo subito a salire e passiamo ancora sotto i cavi.
Ora il sentiero continua in piano passando accanto a un precipizio e poi riprende a salire.
In piano superiamo un ponticello di pietra presso una chiusa sul torrente e troviamo un bivio (m. 1770): a sinistra si va al rifugio Calvi (sentiero 213 – ore 3) e a destra al rifugio laghi Gemelli (sentiero 211 – ore 1.15).
Riprendiamo a salire, inizialmente con alcuni gradini; poco più avanti c’è una piccola sorgente con l’acqua che esce da un tubo.
Poi, quasi in piano, costeggiamo un canale artificiale con delle funi di acciaio a protezione e arriviamo ad un bivio ove possiamo scegliere se proseguire con il sentiero 211 e passare per i laghi Marcio e Casere oppure girare a sinistra e fare un giro più lungo passando per i laghi Becco e Colombo impiegando una mezz’ora in più.
Eventualmente i due percorsi si possono unire ad anello; uno all’andata e l’altro al ritorno
Le tre ore sono indicative per un passo molto tranquillo, prima gita con cristina ( alla sua prima vera escursione in montagna) grazie all’ ottimas compagnia di Marco e Robi alla prox in queste valli magari per qualcosa di più alpinistico